La Casa del Giovane

La Casa del Giovane (CdG) è un insieme di strutture per tutte le attività e le proposte promosse dalla comunità cristiana di Marano Vicentino (VI).In particolare cerca di offrire alle persone:

  • un ambiente sereno per il tempo libero
  • l’opportunità di una crescita umana e di impegno
  • l’approfondimento della ricerca e della formazione cristiana

Molteplici attività gravitano in questi ambienti: Gruppi Parrocchiali Giovanili, Scout, AC, gruppi di canto, gruppi sportivi.

Inoltre le strutture vengono messe a disposizione a tutti coloro che hanno necessità di un luogo dove svolgere incontri, riunioni, feste.

Chi si prende a cuore da sempre di tutto questo fermento di attività è la Commissione della Casa del Giovane, che cerca di mantenere i contatti con tutti, incontrando e ascoltando i diversi responsabili delle realtà, soprattutto di quelle impegnate nell’educazione e nella crescita umana e cristiana dei ragazzi.La Commissione si avvale del lavoro della Segreteria per la gestione degli ambienti.
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La Storia

Già dopo un anno e mezzo dal suo arrivo, don Giuseppe Gazziero dà il via ai lavori per la costruzione dell’edificio (nel Libro Cronistorico Parrocchiale tenuto dai parroci, nell’anno 1955 sta scritto: “In quest’anno si sono gettate solide e profonde radici in cemento: la Casa del Giovane”). La spinta alla realizzazione dell’opera è da cercarsi nell’esigenza sempre più grande di dare ai giovani un luogo di formazione umana e cristiana in una comunità in continua crescita numerica.

Non senza alcune tensioni in parrocchia, il 14/10/1956 il vescovo Zinato benedisse l‘opera e la definì “utilissima e necessaria”:”superbo monumento” nato da un “piccolo prete” che amò con cuore di padre la gioventù” e che seppe coinvolgere e trascinare molti maranesi in un’opera realizzata a prezzo di grandi sacrifici.

Tanta tenacia aveva dimostrato mons. Giuseppe Brolatti nella fondazione dell’asilo e tanta passione aveva profuso il suo successore don Daniele Michelazzo per la chiesa parrocchiale, quanta decisione dimostrò don Giuseppe Gazziero nel realizzare la Casa del Giovane.

Fin dal 1945, data della loro fondazione, i membri dell’ACLI si impegnarono per la formazione al mondo del lavoro dei giovani e delle giovani maranesi costruendo l’edificio che porta ancora oggi il loro nome e parte integrante dell’attuale CdG.

Gli SCOUT, presenti a Marano dal 1922, e l’AC, dal 1920, trovarono fin dall’inizio il loro luogo ideale per gli incontri formativi nella nuova CdG, così come l’attività catechistica.

Con la costruzione della palestra nasce la polisportiva APAM, poi diventata dal 1966 P.R.M. dedita all’educazione nel mondo sportivo.

Negli anni ’50 nasce anche l’attività calcistica con la creazione della JUVENTINA calcio, federata con il CSI. Si fonderà poi negli anni ’80 dando vita all’attuale società calcistica.

Nel 1970 nascono i Gruppi Spontanei (in particolare per l’opera di don Giacomo Prandina) dopo la già avvenuta sospensione dell’ACR.

Come per molte altre realtà della Diocesi, anche la CdG conosce nel corso degli anni ’70 un periodo di declino. Sarà don Fernando Mattarolo nei primi anni ’80 a chiedere al Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP) la disponibilità di alcune persone per rilanciare la realtà giovanile in CdG. Con la risposta positiva di alcune persone, tra cui nominiamo Abramo Zaltron, primo Presidente della nuova Commissione è Luigi Manea, primo tesoriere, si ottenne così una nuova primavera.

Sempre per volere del CPP si unì sempre più strettamente anche l’attività del locale bar alla proposta educativa della CdG.

Nell’anno 1985 nasce un nuovo gruppo, il Gruppo Giovani Marano con lo scopo di aggregare i giovani che non frequentavano la CdG.

L’anno successivo rinasce anche il settore Ragazzi dell’AC, in particolare per l’impegno di don Piero Savio.

Per non perdere l’identità e la finalità educativo-ricreativa, nel 1991 il CPP dà alla CdG il Regolamento Interno.

Si giunge così alla definizione e maturazione nel 1996 del Progetto Educativo della CdG.

Perché un progetto educativo?

L’idea di sviluppare un PE per la nostra CdG nasce dall’esigenza di rinnovamento dello spirito che ci vede coinvolti nelle varie attività educativo-formative.

Partendo da un’analisi della situazione della CdG è evidente il bisogno di riscoprire ciò che è patrimonio comune che ci viene dal passato, e forse anche di nuovi interessi e nuovi stimoli. C’è la necessità di ricercare un nuovo modo di incontrarsi, un nuovo modo per camminare insieme delle varie attività (AC, AGESCI, SPONTANEI in particolare), indispensabile per creare una nuova mentalità. Allo stesso tempo dare la possibilità a quelle persone che non frequentano la CdG in modo attivo, di trovare un loro spazio e un loro ambito d’azione.

Una CdG che non sia solo la sede per la riunione di gruppo, ma luogo di crescita nella fede, occasione per confrontarsi con altre realtà (anche extraparrocchiali), punto d’incontro alternativo per approfondire le proprie conoscenze, per lo sviluppo della cultura, per un sano divertimento e per uno sport che non sia solo agonismo.

Queste ultime righe ci risultano quanto mai attuali: la realtà quotidiana, dei giovani come degli adulti, è in continuo e veloce mutamento e chi opera all’interno di un centro parrocchiale come la nostra Casa del Giovane deve sempre essere attento a cogliere i diversi messaggi che il mondo “globalizzato” lancia ogni giorno. Ma le radici non vanno dimenticate, né tantomeno gli ideali, gli stili e gli obiettivi principali.

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